
Foto dei figli minori sui social e consenso dei genitori
Occhio a pubblicare le foto dei figli minori sui social senza il previo consenso di entrambi i genitori.
In merito alle foto dei figli minori sui social il giudice Mauro Bernardi presso il Tribunale di Mantova, con la sentenza del 19 settembre 2017 riguardante il caso di due coniugi separati in cui il padre aveva richiesto la revisione dell’accordo sull’affido dei bambini dopo la separazione, ha pronunciato una sentenza che è destinata a fare scuola.
Il padre dei figli minori nell’atto di ricorso per la revisione dell’affido chiedeva al giudice di rivedere le «condizioni regolanti i rapporti genitori/figli alla stregua di supposti gravi comportamenti diseducativi posti in essere dalla madre», sottolineando il fatto che la madre a cui erano affidati i due figli, nonostante nell’accordo di separazione fosse stato stabilito l’obbligo di non postare le foto dei bimbi sui social, aveva deciso di pubblicare ugualmente le foto dei figli minori sul web.
Il giudice, con la predetta sentenza, ha ordinato alla madre di non pubblicare più in rete le foto dei suoi figli minori e di rimuovere tutte quelle già presenti.
Ed invero, secondo il giudice, il comportamento tenuto dalla madre «integra violazione»:
- della «tutela dell’immagine» garantita dall’art. 10 del codice civile che vieta la pubblicazione di foto e immagini senza il consenso dell’avente diritto;
- della «tutela della riservatezza dei dati personali», prevista dagli artt. 4, 7, 8 e 145 del Dlgs. 196/2003 c.d. Codice della privacy, riguardante la tutela della riservatezza dei dati personali;
nonché
- degli artt. 1 e 16, 1° comma, della Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo (Conv. NY 20.11.1989, ratificata dall’Italia con l. 27.5.1991 n. 176), nel punto in cui stabilisce che «nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione» e che «il fanciullo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o tali affronti».
Infine, il giudice Mauro Bernardi nella sentenza predetta cita anche la normativa posta a tutela dei minori e contenuta nel regolamento dell’Unione europea del 27 aprile 2016 che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, secondo cui «la immagine fotografica dei figli costituisce dato personale» e «la sua diffusione integra una interferenza nella vita privata».
Il giudice, pertanto ha stabilito la rimozione immediata delle foto dei figli minori postate dalla madre sui social senza il previo consenso del padre.
Tale decisione è resa necessaria – scrive il giudice – alla luce del fatto «che il pregiudizio per il minore è insito nella diffusione della sua immagine sui social network», poiché «L’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi» in quanto «ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini dopo averli visti più volte in foto on-line» non potendo, inoltre, trascurare il pericolo che qualcuno «con procedimenti di fotomontaggio» ne tragga «materiale pedopornografico da far circolare fra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia».